influenza2_centro-seb

Protocollo per prevenire l’influenza

Le temperature stanno scendendo. L’equinozio di autunno lo abbiamo già passato da un paio di settimane e ci stiamo inoltrando nell’autunno e nella stagione dell’influenza. Noi qui ci siamo già tutti beccati i virus preinfluenzali! Febbre non molto alta ma dolori ovunque!

 

Ho pensato quindi di condividere con voi il mio protocollo di emergenze influenza, che va a stimolare il sistema immunitario!

Per qualche giorno, fino a sentirmi meglio, assumo questi integratori in dosaggi elevati. Questi dosaggi, se presi solo per qualche giorno, non sono nocivi, anzi, danno una sferzata al vostro sistema immunitario!

Importante: questi dosaggi si possono assumere solo per un massimo di 4 giorni.

 

Vitamina D3 10000 UI al giorno presa la mattina con una colazione che possibilmente contenga dei grassi così da aumentarne l’assorbimento. La vitamina D la conosciamo molto bene per la sua funzione sulla salute delle ossa ma in meno sanno che invece ha un importantissimo ruolo per il buon funzionamento del sistema immunitario. Dovremmo tutti idealmente avere livelli che si aggirano sui 60-80 ma nella stragrande maggioranza dei casi abbiamo livelli al di sotto dei 30. Da un recente studio pubblicato su “Nature Immunology”, i linfociti T, protagonisti della risposta immunitaria, necessitano della presenza della vitamina D per attivarsi contro i patogeni.

Mi spiego meglio: quando un batterio o un virus penetra nel nostro corpo viene captato da alcune cellule del nostro sistema immunitario che si chiamano macrofagi; questi prendono dei pezzetti del patogeno e lo presentano ai linfociti T i quali tra le varie trasformazioni che subiscono, espongono un recettore della vitamina D.

Una volta legato alla vitamina D si modificano ulteriormente moltiplicandosi innumerevoli volte e distruggendo il patogeno in questione. Se non c’è abbastanza vitamina D per legare i recettori sui linfociti tutto questo non succede e noi non riusciamo a combattere in maniera efficace il patogeno.

 

Vitamina A 50 000 – 100 000 UI per circa 3 giorni. Anch’esso assieme ad un pasto ricco di grassi per aumentarne l’assorbimento. La vitamina A è necessaria per il corretto funzionamento del sistema immunitario innato e adattativo che stimola la risposta anticorpale e mantiene o ricrea l’integrità e la funzione delle mucose, che sono la prima barriera contro i patogeni. Attenzione che anche questa vitamina A, se presa in eccesso, può diventare tossica. Se volete assumerla come prevenzione potete fare dei cicli di 1 mese ad un dosaggio di 5000 UI al giorno e/o aumentate l’assunzione di alimenti ricchi di questa vitamina assumendo più carote, zucca, albicocche e melone…. insomma frutta e verdura arancione!

 

Vitamina C 1 gr ogni 3 ore. Questa vitamina non viene assorbita molto bene per cui ne consiglio la forma tamponata (unendo subito prima di prenderla acido ascorbico e bicarbonato di potassio), oppure la preparazione liposomiale così da aumentarne l’assorbimento.

La vitamina C contribuisce alla difesa immunitaria supportando varie funzioni cellulari del sistema immunitario innato e adattivo. La vitamina C supporta la funzione di barriera epiteliale contro i patogeni e promuove l’attività di lavaggio dell’ossidante della pelle, proteggendo così potenzialmente dallo stress ossidativo ambientale. La vitamina C si accumula nelle cellule fagocitiche, come i neutrofili, e può migliorare la chemiotassi, la fagocitosi, la generazione di specie reattive dell’ossigeno e infine l’uccisione dei microbi.

 

Probiotici: è stato dimostrato che proteggono dalle infezioni virali. Nello specifico ottimi risultati per la protezione ma anche per il recupero dai virus sono stati dati dai probiotici L. Plantarum o L. Reuteri.

È interessante notare che questi due probiotici hanno anche portato a sopravvivenza e protezione prolungate contro i virus della polmonite da infezione.

Inoltre uno studio in doppio cieco, controllato con placebo, ha mostrato che l’assunzione di L. Plantarum e L. Paracasei per un periodo di 12 settimane può ridurre il rischio di contrarre infezioni da raffreddore comuni in soggetti sani. Questi probiotici migliorano infatti l’incidenza di acquisizione di uno o più episodi di raffreddore comuni, il numero di giorni con sintomi di raffreddore e sintomi faringei.

 

Zinco circa 15-30mg di zinco elementare. Siamo quasi tutti carenti di questo minerale a causa dell’impoverimento dei terreni in agricoltura. Attenzione però che ad alcune persone può creare problemi non solo di nausea. Inoltre la sua finestra di “normalità” è piccola per cui è facile assumerne troppo.

Lo zinco è la chiave per il corretto funzionamento delle cellule T e delle cellule NK e della corretta attività dei linfociti; può essere direttamente coinvolto nella produzione di anticorpi per aiutare a combattere le infezioni. Lo zinco è essenziale per molti sistemi enzimatici e per il normale funzionamento del sistema immunitario.

 

Fonti:

“Probiotics and immune health” di Fang Yan e D.B. Polk pubblicato su “Curr Opin Gastroenterol.” del 27 Ottobre 2011

“Vitamin A: the key to a tolerant immune system?” di Michael Ash

Dott.ssa Federica Marinelli