DNA Estrogeni

Il test che analizza gli estrogeni nel DNA comprende 11 geni coinvolti nella biosintesi degli
estrogeni, nel loro metabolismo e nella disintossicazione di fase I e fase II, fornendo informazioni
per orientare la dieta personalizzata, lo stile di vita, l’ormone e le raccomandazioni nutrizionali.
Circa l’80% del cancro al seno si verifica in donne senza una pregressa storia familiare. Gli
estrogeni influiscono sulla funzione di numerosi tessuti bersaglio e la ricerca ha dimostrato che un
aumento dell’esposizione agli estrogeni per tutta la vita è un forte fattore di rischio nello sviluppo
del cancro al seno.
Quest’analisi studia le varianti geniche che hanno dimostrato di avere un impatto sul modo in cui
gli estrogeni vengono metabolizzati.
Sarà così possibile personalizzare le raccomandazioni dietetiche, ormonali e degli integratori
nutrizionali, sulla base delle informazioni ottenute da questo test, migliorando così il metabolismo
degli estrogeni.

Consigliato per:
– uomini o donne con una storia familiare forte di cancro al seno, alle ovaie, al colon o alla
prostata;
– donne che soffrono di endometriosi, sindrome premestruale e tumori o fibromi uterini;
– donne che assumono contraccettivi orali, terapia ormonale sostitutiva o integrazione ormonale
bioidentica;
– donne che stanno prendendo in considerazione la fecondazione in vitro o cui è stato
diagnosticato un carcinoma mammario positivo al recettore dell’estrogeno.

Il rapporto sul test degli estrogeni nel DNA fornisce:
– il livello di impatto di qualsiasi variante genetica identificata;
– una spiegazione del loro impatto sul metabolismo degli estrogeni;
– consigli nutrizionali e sullo stile di vita appropriati per supportare il metabolismo degli estrogeni.

Test per:
– rischio di cancro al seno

Analiti misurati:
CYP1A1: un enzima del citocromo P450 di fase I che converte i pro-carcinogeni ambientali in
intermedi reattivi che hanno effetti cancerogeni. È inoltre coinvolto nel metabolismo ossidativo
degli estrogeni.
CYP1B1: catalizza la 4-idrossilazione dell’estradiolo e degli idrocarburi policiclici aromatici attivi
(IPA) e delle arilamine.
CYP17A: catalizza le reazioni coinvolte nel metabolismo dei farmaci e nella sintesi di colesterolo,
steroidi e altri lipidi come parte integrante della via metabolica degli estrogeni.
MnSOD: fornisce attività antiossidante all’interno della cellula, necessaria per ridurre il danno
ossidativo causato dai metaboliti degli estrogeni reattivi.
GSTM1: responsabile per la rimozione di xenobiotici, agenti cancerogeni e prodotti dello stress
ossidativo, che includono i metaboliti degli estrogeni reattivi.
GSTT1: membro di una super famiglia di proteine che catalizza la congiunzione del glutatione
ridotto ed è responsabile della rimozione dei prodotti reattivi del metabolismo degli estrogeni.
COMT: influenza i livelli di alcuni ormoni ed è coinvolto nella metilazione e inattivazione degli
estrogeni catecolici.
MTHFR: è un enzima chiave nella via metabolica del folato, che indirizza il folato dalla dieta alla
sintesi del DNA o alla ri-metilazione dell’omocisteina. La diminuita attività dell’enzima MTHFR è
stata associata ad un aumentato rischio di cancro al seno in premenopausa e a una lunga
esposizione agli estrogeni.
SULT1A1: coinvolto nell’inattivazione degli estrogeni e nella bioattivazione di ammine
eterocicliche e idrocarburi policiclici aromatici.
NQO1: la chinone reduttasi è principalmente coinvolta nella disintossicazione di chinoni
potenzialmente mutageni e cancerogeni derivati dal fumo di tabacco, dalla dieta e dal
metabolismo degli estrogeni.

Fattore V: La mutazione del fattore V Leiden è caratterizzata da una scarsa risposta anticoagulante
alla proteina C attivata e un aumento del rischio di tromboembolismo venoso.

Tipo di test:
Test genetico (cancro al seno, disintossicazione).

Campione richiesto:
Tampone orale

Tempo medio di elaborazione:
18-21 giorni