Sostanze chimiche tossiche
Ogni giorno siamo esposti a centinaia di sostanze chimiche tossiche attraverso prodotti
farmaceutici, pesticidi, alimenti confezionati, prodotti per la casa e inquinamento ambientale. Da
quando siamo diventati più esposti ai prodotti chimici e alle sostanze chimiche tossiche negli
alimenti, nell’aria e nell’acqua, sono aumentate sempre più le malattie croniche come cancro,
malattie cardiache, sindrome da stanchezza cronica, sensibilità chimica, disturbi dello spettro
autistico, disturbo da deficit di attenzione e iperattività, malattie autoimmuni, morbo di Parkinson
e morbo di Alzheimer.
L’esposizione agli inquinanti ambientali è stata collegata a molte malattie croniche; questo test
offre un profilo che analizza la presenza di 172 diverse sostanze chimiche tossiche inclusi pesticidi,
organofosfati, ftalati, benzene, xilene, cloruro di vinile, insetticidi piretroidi, acrilamide, perclorato,
difenil fosfato, ossido di etilene, acrilonitrile e altri.
Questo test include anche la Tiglylglycina (TG), un marker per i disturbi mitocondriali derivanti da
mutazioni del DNA mitocondriale. Queste mutazioni possono essere causate dall’esposizione a
sostanze chimiche tossiche, infezioni, infiammazioni e carenze nutrizionali.
VANTAGGI DEL TEST:
- Analisi per 172 diversi inquinanti ambientali utilizzando 18 diversi metaboliti, il tutto da un
singolo campione di urina. - Viene utilizzata la spettrometria di massa avanzata (MS / MS), necessaria per rilevare i
livelli più bassi di alcuni elementi genetici, mitocondriali e marcatori chimici tossici che la
spettrometria di massa convenzionale spesso non trova. - Questo test include anche la Tiglilglicina, un marker di danno mitocondriale, che è spesso
associato all’esposizione cronica verso sostanze chimiche tossiche.
Inquinanti ambientali testati
Ftalati
Forse il gruppo più diffuso di sostanze chimiche tossiche nel nostro ambiente. Gli ftalati si trovano
comunemente in dopobarba, aspirina, cosmetici, detergenti, cibi scaldati con coperture in plastica,
farmaci per via orale, prodotti per via endovenosa preparati in sacchetti di plastica, lacche per
capelli, insetticidi, repellenti per insetti, vernice, smalto per unghie, prodotti per la cura della pelle,
adesivi, esplosivi, prodotti per la pulizia, profumi, carta da parati, inchiostri, vetri di sicurezza. Gli
ftalati sono stati implicati in danni riproduttivi, difetti nella funzione leucocitaria, cancro; sono
inoltre responsabili in problemi di coagulazione del sangue, abbassamento del testosterone e
nell’alterazione dello sviluppo sessuale dei bambini.
Cloruro di vinile
Il cloruro di vinile è un intermedio nella sintesi di vari prodotti chimici commerciali, compreso il
cloruro di polivinile (PVC). L’esposizione al cloruro di vinile può causare depressione del sistema
nervoso centrale, nausea, mal di testa, vertigini, danni al fegato, alterazioni ossee degenerative,
trombocitopenia, ingrossamento della milza.
Benzene
Il benzene è un solvente organico diffuso nell’ambiente. E’ un sottoprodotto di tutte le fonti di
combustione, compreso il fumo di sigaretta; viene rilasciato dal degassamento dei materiali
sintetici, ed è un inquinante rilasciato da numerosi processi industriali. Il benzene è una sostanza
chimica estremamente tossica, mutagena e cancerogena. Alte concentrazioni di benzene possono
causare nausea, vomito, vertigini, mancanza di coordinazione, depressione del sistema nervoso
centrale e anomalie ematiche.
Piretrine
Le piretrine sono ampiamente utilizzate come insetticidi. L’esposizione durante la gravidanza
raddoppia il rischio di autismo per il nascituro. Le piretrine possono influenzare lo sviluppo
neurologico, ormonale, indurre il cancro e sopprimere il sistema immunitario.
Xileni
Gli xileni (dimetilbenzene) sono solventi che si trovano non solo in prodotti comuni quali vernici,
lacche, pesticidi, detergenti liquidi, fumi di scarico, ma anche in profumi e repellenti per insetti. Gli
xileni sono ossidati nel fegato e legati alla glicina prima di essere eliminati nelle urine. Alti livelli di
xileni possono essere dovuti all’uso di alcuni profumi e repellenti. Alte concentrazioni di xileni
creano un aumento dello stress ossidativo, causando nausea, vomito, vertigini, depressione del
sistema nervoso centrale.
Stirene
Lo stirene viene utilizzato nella produzione di materie plastiche, in materiali da costruzione e si
trova nei gas di scarico delle auto. Il polistirene e i suoi copolimeri sono ampiamente utilizzati
come materiali di imballaggio alimentare. È stata evidenziata la capacità dello stirene monomero
di filtrare dagli imballaggi di polistirolo al cibo. L’esposizione dovuta all’inalazione di grandi
quantità di stirene provoca danni al sistema nervoso centrale, problemi di concentrazione,
debolezza muscolare, stanchezza, nausea e irrita le mucose di occhi, naso e gola.
Organofosfati
Gli organofosfati sono uno dei gruppi più tossici di sostanze utilizzate in tutto il mondo. Sono
spesso usati come armi biochimiche e agenti terroristici, ma sono più comunemente utilizzati nelle
formulazioni di pesticidi. Gli organofosfati sono inibitori degli enzimi della colinesterasi, che porta
alla sovrastimolazione delle cellule nervose, provocando sudorazione, salivazione, diarrea,
comportamento anormale, tra cui aggressività e depressione. I bambini esposti a organofosfati
hanno più del doppio del rischio di sviluppare il disturbo pervasivo dello sviluppo (PDD), un
disturbo dello spettro autistico. Uno studio fatto nella zona di San Francisco ha scoperto che in
California nelle aree agricole, i bambini nati da madri che vivono nel raggio di 500 metri da campi
in cui sono stati utilizzati pesticidi organoclorurati hanno avuto una probabilità più di 6 volte
maggiore di sviluppare una forma di autismo rispetto ai bambini le cui madri non vivono nei pressi
di tali campi. L’esposizione a organofosfati può provocare un disturbo acuto da stress e nelle
donne in gravidanza aumenta il rischio di parti prematuri e nascita di bambini con riflessi
compromessi.
MTBE e ETBE
MTBE (metil-t-butil-etere) e ETBE (etil-t-butil-etere) sono additivi della benzina utilizzati per
migliorare l’indice di ottano. L’esposizione a questi composti è molto probabilmente dovuta alla
contaminazione delle falde acquifere e all’inalazione o esposizione della pelle alla benzina o ai suoi
vapori e gas di scarico. E’ stato dimostrato che l’MTBE causa danni epatici, renali e tossicità del
sistema nervoso centrale, neurotossicità periferica e il cancro negli animali. Poiché i metaboliti di
questi composti sono gli stessi, l’ETBE è considerato analogamente tossico.
Acido 2,4-diclorofenossiacetico
L’Acido 2,4-diclorofenossiacetico è un erbicida molto comune utilizzato dagli Stati Uniti durante la
guerra del Vietnam per aumentare la visibilità per gli aerei da guerra, distruggendo il sottobosco di
piante e colture. E’ più comunemente usato in agricoltura sugli alimenti geneticamente modificati,
e come diserbante per prati. L’esposizione all’acido 2,4-diclorofenossiacetico attraverso la pelle o
l’ingestione orale è associato a neurite, debolezza, nausea, dolori addominali, mal di testa,
vertigini, neuropatia periferica, stupore, convulsioni, danni al cervello e riflessi compromessi.
L’Acido 2,4-diclorofenossiacetico è un noto distruttore endocrino, può bloccare la distribuzione di
ormoni e causare rottura ghiandolare.
Difenilfosfato
Il difenilfosfato è un metabolita del trifenilfosfato (TPHP), che si trova in plastica, materiali
elettronici, smalto e resine. Può alterare il sistema endocrino. Alcuni studi lo hanno anche
collegato a problemi riproduttivi e di sviluppo.
Acrilamide
L’acrilamide può polimerizzare per formare poliacrilamide. Il poliacrilamide è utilizzato in molti
processi industriali come plastica, imballaggi alimentari, cosmetici, smalto per unghie, coloranti e
trattamento dell’acqua potabile. Il cibo e il fumo di sigaretta sono due principali fonti di
esposizione. L’acrilamide è stata trovata in alimenti come patatine fritte, asparagi, patate, legumi,
noci, semi, carne, uova e pesce. L’asparagina, che si trova in questi alimenti, può produrre
acrilamide quando viene cotta ad alta temperatura in presenza di zuccheri. Alti livelli di acrilamide
possono elevare il rischio di tumore di un paziente. L’acrilamide è inoltre nota per provocare danni
neurologici.
Perclorato
Questo prodotto chimico è utilizzato per la produzione di combustibile per razzi, missili, fuochi
d’artificio, esplosivi, fertilizzanti e candeggina. Alcuni studi dimostrano che il perclorato si trova
spesso nelle riserve idriche; anche molti alimenti sono contaminati con perclorato. Questa
sostanza può compromettere la capacità della tiroide di produrre ormoni. L’EPA (agenzia
governativa ambientale statunitense) ha anche etichettato il perclorato come probabile
cancerogeno per l’uomo. I pazienti che hanno un’alta concentrazione di perclorato possono
utilizzare un sistema di trattamento dell’acqua ad osmosi inversa per rimuoverlo dall’acqua che
viene ingerita.
1,3-butadiene
Questo è un prodotto chimico alla base della lavorazione del petrolio. E’ un gas incolore con un
lieve odore di benzina. La maggior parte di questa sostanza chimica viene utilizzata nella
produzione di gomma sintetica. L’1,3 butadiene è un noto cancerogeno ed è stato collegato a un
aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Le persone che entrano in contatto con gomma,
quali pneumatici, possono assorbire l’1,3 butadiene attraverso la pelle. L’ uso di vecchi pneumatici
per la produzione di campi da gioco in gomma e campi sportivi è abbastanza preoccupante perché
in questo modo i bambini e gli atleti possono essere esposti a sostanze chimiche.
Ossido di propilene
Questo prodotto chimico è utilizzato nella produzione di materie plastiche ed è usato come
fumigante. L’ossido di propilene è usato per fare resine in poliestere per le industrie tessili e di
costruzioni. È anche usato nella preparazione di lubrificanti, tensioattivi e emulsionanti dell’olio.
Viene inoltre utilizzato come additivo alimentare, come erbicida, microbicida, insetticida e
fungicida. L’ossido di propilene è un probabile cancerogeno umano.
1-Bromopropano (1-BP)
L’1-Bromopropano è un solvente organico utilizzato per pulizia di metalli, schiuma di incollaggio e
pulitura a secco. Alcuni studi hanno dimostrato che è una neurotossina, nonché una tossina
riproduttiva. Alcuni studi indicano che l’esposizione all’1-BP può causare deficit sensoriali e motori.
L’esposizione cronica può portare alla riduzione della funzione cognitiva e alla compromissione del
sistema nervoso centrale; l’esposizione acuta può portare a mal di testa.
Ossido di etilene
L’ossido di etilene è utilizzato in molti settori diversi, tra cui prodotti agrochimici detergenti,
prodotti farmaceutici e per la cura personale. L’ossido di etilene è anche usato come agente
sterilizzante in gomma, plastica ed elettronica. L’esposizione cronica a questa sostanza è
considerata mutagena per l’uomo. Diversi studi lo considerano un agente cancerogeno. Studi fatti
su persone esposte a ossido di etilene mostrano un aumento dell’incidenza di cancro al seno e
leucemia. È necessaria cautela in quanto è inodore.
Acrilonitrile
L’acrilonitrile è un liquido incolore con un odore pungente. E ‘utilizzato nella produzione di fibre
acriliche, resine e gomma. L’utilizzo di uno qualsiasi di questi prodotti potrebbe portare ad
esposizione ad acrilonitrile. Fumo di tabacco e sigarette sono un altro potenziale veicolo di
esposizione. L’esposizione a questa sostanza può causare mal di testa, nausea, vertigini,
stanchezza e dolori al petto. L’Unione Europea ha classificato l’acrilonitrile come cancerogeno.
Questo test è raccomandato per pazienti affetti dalle seguenti patologie:
- Morbo di Alzheimer
- Sclerosi multipla (SLA)
- Anoressia nervosa
- Ansia
- Aprassia
- Artrite
- Asma
- Deficit di attenzione (ADD)
- Deficit di attenzione con iperattività (ADHD)
- Autismo
- Malattie autoimmuni
- Bipolarismo
- Cancro
- Paralisi cerebrale
- Sindrome dell’affaticamento cronico
- Morbo di Crohn
- Depressione
- Disturbi dello sviluppo
- Sindrome di Down
- Epilessia
- Difetto di crescita
- Fibromialgia
- Malattie genetiche
- Sindrome dell’intestino irritabile
- Difficoltà di apprendimento
- Danni mitocondriali
- Disturbo ossessivo compulsivo (OCD)
- Morbo di Parkinson
- Neuropatia periferica
- Schizofrenia
- Disturbi convulsivi
- Lupus eritematoso sistemico
- Tic nervosi
- Sindrome di Tourette
- Colite ulcerosa
- Stanchezza cronica
Malattie mitocondriali
Questo esame testa la Tiglilglicina (TG), uno dei marcatori più specifici per i disturbi mitocondriali
derivanti da mutazioni del DNA mitocondriale. Queste mutazioni possono derivare dall’esposizione
a sostanze chimiche tossiche, infezioni, infiammazioni e carenze nutrizionali. I mitocondri sono
importanti in tutte le cellule del corpo, ma sono particolarmente importanti per gli organi che
utilizzano grandi quantità di energia, come i muscoli, il cuore e il cervello. I mitocondri hanno
anche molte altre importanti funzioni nella cellula, tra cui la sintesi steroidea, la regolazione del
calcio, la produzione di radicali liberi e l’induzione dell’apoptosi o della morte cellulare
programmata, tutti coinvolti nella patogenesi di numerosi disturbi. Il marcatore utilizzato nel
profilo di questo test indica la disfunzione mitocondriale monitorando un metabolita che è elevato
nel deficit mitocondriale di cofattori come NAD +, coenzimi contenenti flavina e Coenzima Q10. I
disturbi associati alla disfunzione mitocondriale includono l’autismo, il morbo di Parkinson e il
cancro.
Metaboliti inquinanti testati
2-Acido metilippurico (2MHA), 3-Acido metilippurico (3MHA), 4-Acido metilippurico (4MHA)
Si tratta di metaboliti di xileni, solventi presenti in vernici, lacche, detergenti, pesticidi e benzina.
L’esposizione a xileni isomeri genera acido metilippurico. Si consiglia di evitare o ridurre
l’esposizione a queste sostanze.
N-acetil cisteina fenil (NAP)
Il NAP è un metabolita del benzene. Il benzene è un solvente diffuso nell’ambiente. Si trova nel
fumo di sigaretta e nella benzina ed è un sottoprodotto di tutti i tipi di combustione, compresi i
gas di scarico dei veicoli a motore. Il trattamento consiste nel rimuovere le fonti di esposizione.
Acido fenilgliossilico (PGO)
L’acido fenilgliossilico è, insieme all’acido mandelico, uno dei principali metaboliti dello stirene, un
idrocarburo aromatico che viene usato sia come solvente che in processi di sintesi chimica. Si può
ridurre l’esposizione eliminando l’uso di contenitori di plastica e polistirolo per cucinare, riscaldare
o mangiare. L’eliminazione dello stirene può essere accelerata integrandolo con glutatione e Nacetil cisteina (NAC).
Acido 2-Hydroxyisobutyric (2HIB)
L’acido 2-Hydroxyisobutyric è il prodotto di degradazione a catena ramificata di aminoacidi e
chetogenesi. Questo composto è anche il principale metabolita di esaltatori di ottano della
benzina quali MTBE e ETBE. Livelli elevati indicano un’esposizione ambientale e valori molto
elevati sono stati segnalati in malattie genetiche.
Monoetilftalato (MEP)
Il MEP è il più abbondante metabolita ftalato trovato nelle urine. Il dietilftalato è utilizzato in
prodotti di plastica. Valori elevati indicano l’esposizione da varie possibili fonti. L’eliminazione di
ftalati può essere accelerata mediante delle sessioni di sauna.
Dimetilfosfato (DMP) e Dietilfosfato (DEP)
Il DMP e il DEP sono i principali metaboliti di molti pesticidi organofosfati. Si può ridurre
l’esposizione mangiando cibi biologici e di evitando l’uso di pesticidi in casa o in giardino. Vivere
vicino a zone agricole o campi da golf e aree regolarmente irrorate con pesticidi ne aumenta
l’esposizione. L’eliminazione di organofosfati può essere accelerata mediante delle sessioni di
sauna.
Acido 3-fenossibenzoico (3PBA)
L’acido 3-fenossibenzoico è un metabolita di insetticidi piretroidi. L’eliminazione può essere
accelerata mediante dei trattamenti di sauna.
Acido 2,4-diclorofenossiacetico (2,4-D)
Il 2,4-D è comunemente usato nell’agricoltura di alimenti geneticamente modificati e come un
diserbante per prati. Si può ridurne l’esposizione mangiando cibi biologici e evitando l’uso di
pesticidi in casa o in giardino.
Tiglilglicina (TG)
La TG è un marker per la disfunzione mitocondriale. Le mutazioni del DNA mitocondriale possono
derivare da esposizione a sostanze chimiche tossiche, infezioni, infiammazioni e carenze
nutrizionali.
N-acetil-S- (2-carbamoylethyl) -cisteina
Il NAE è un metabolita dell’acrilamide, che viene espulso attraverso un processo in due fasi. Prima
l’acrilamide viene metabolizzata dal citocromo P450; successivamente è associata al glutatione per
renderlo più solubile in acqua. L’acrilamide è utilizzata in molti processi industriali come la
produzione di plastica, imballaggi alimentari, cosmetici, smalto per unghie, coloranti e nel
trattamento dell’acqua potabile. Alti livelli di acrilamide possono aumentare il rischio di cancro di
un paziente e causare danni neurologici. L’assunzione di glutatione può aiutare l’eliminazione di
questo composto.
Difenilfosfato
Il difenilfosfato è un metabolita del trifenil fosfato (TPHP), che viene usato nella produzione di
plastica, materiale elettronico, smalto, e resine. Il TPHP può alterare il sistema endocrino. Diversi
studi hanno anche collegato il TPHP a problemi riproduttivi e di sviluppo.
Perclorato
Il perclorato è usato per la produzione di combustibile per razzi, missili, fuochi d’artificio, esplosivi,
fertilizzanti e candeggina. Alcuni studi dimostrano che spesso il perclorato contamina riserve
d’acqua e fonti di cibo. Può bloccare la funzionalità della tiroide nella produzione di ormoni.
L’agenzia americana per la protezione ambientale ha anche etichettato il perclorato come
probabile cancerogeno per l’uomo. I pazienti che sono ad alto contenuto di perclorato possono
utilizzare un sistema di trattamento dell’acqua ad osmosi inversa per rimuovere perclorato.
N-acetil (3,4-Dihydroxybutyl) cisteina (NABD)
Il NADB è un metabolita dell’ 1,3 butadiene, che è presente nella gomma sintetica come quella
degli pneumatici. L’1,3-butadiene è un noto cancerogeno ed è stato collegato a un aumento del
rischio di malattie cardiovascolari; le persone che entrano in contatto con la gomma, come con
quella degli pneumatici, possono assorbirlo attraverso la pelle.
N-acetil (2, Hydroxypropl) cisteina (NAHP)
Il NAHP è un metabolita di ossido di propilene che viene utilizzato nella produzione di materie
plastiche e come fumigante. È anche usato nella preparazione di lubrificanti, tensioattivi e
emulsionatori del petrolio e come additivo alimentare, erbicida, microbicida, insetticida e
fungicida. L’ossido di propilene è un probabile cancerogeno umano.
N-acetil (propil) cisteina (NAPR)
Il NAPR è un metabolita dell’1-Bromopropano. L’esposizione cronica può portare alla riduzione
della funzione cognitiva e alla compromissione del sistema nervoso centrale. L’esposizione acuta
può portare a mal di testa.
Acido 2-idrossietil mercapturico (HEMA)
L’HEMA è un metabolita di ossido di etilene, che viene utilizzato nella produzione di prodotti
chimici, detergenti, prodotti farmaceutici e per la cura personale. L’esposizione cronica all’ossido
di etilene è considerata mutagena per l’uomo. L’HEMA è un metabolita di cloruro di vinile e
alopropano, che vengono utilizzati in molti processi chimici commerciali come incollaggio di
schiuma, pulitura a secco, produzione di solventi. L’assunzione di glutatione aiuta nel processo di
disintossicazione di queste sostanze chimiche.
N-acetil (2-cianoetil) cisteina (NACE)
Il NACE è un metabolita dell’acrilonitrile, che viene utilizzato nella produzione di fibre acriliche,
resine e gomma. L’acrilonitrile viene metabolizzato dal citocromo P450 e poi associato con il
glutatione. L’assunzione di glutatione aiuta nella disintossicazione da acrilonitrile.
RACCOMANDAZIONI PER LA DISINTOSSICAZIONE DELLE SOSTANZE CHIMICHE
Se dal test sono risultati alti livelli di sostanze chimiche tossiche ci sono accorgimenti da seguire
per aiutare il corpo ad eliminare le tossine e per evitare esposizioni future. I primi passi per ridurre
la quantità di tossine attualmente nel corpo sono di passare a mangiare solo cibi biologici e acqua
filtrata. La maggior parte delle colture alimentari tradizionali sono esposte a dosi sempre maggiori
di pesticidi ed erbicidi; passando a un’alimentazione biologica si eviterà l’esposizione a centinaia di
queste sostanze tossiche. Molte di queste sostanze chimiche hanno anche contaminato le nostre
forniture di acqua; per questo è importante l’installazione di un sistema di altà qualità di
depurazione dell’acqua in casa.
Il passo successivo per evitare esposizioni future è quello di cambiare i prodotti che si usano
quotidianamente- dai contenitori per alimenti ai prodotti di bellezza ai prodotti per la pulizia.
Invece di utilizzare bottiglie di plastica e contenitori per alimenti in plastica, è consigliabile passare
al vetro o all’acciaio inox. Evitare di cuocere alimenti al microonde in contenitori di plastica o
polistirolo e non bere bevande calde da bicchieri di plastica o polistirolo. Assicuratevi che shampo,
saponi, lozioni e altri prodotti di bellezza utilizzati siano privi di ftalati. Utilizzare prodotti di pulizia
a base di ingredienti naturali o prepararli in casa.
Per eliminare le tossine dal corpo si consiglia l’esercizio fisico e l’utilizzo di saune, in particolare la
sauna a raggi infrarossi che permette di eliminare molte sostanze chimiche attraverso il sudore. La
sauna a infrarossi è migliore rispetto alla sauna convenzionale perché agisce più in profondità,
aumentando la circolazione nei vasi sanguigni e aiutando il corpo a rilasciare molte delle sostanze
chimiche presenti nel grasso corporeo.
Ci sono due integratori particolarmente utili per aiutare il corpo a disintossicarsi. Il primo è il
glutatione, la cisteina o il suo precursore N-acetilcisteina. Il glutatione è una delle molecole più
comuni utilizzate dal corpo per eliminare sostanze chimiche tossiche. Se siete costantemente
esposti a sostanze tossiche, le vostre riserve di glutatione potrebbero essere basse. Il secondo
integratore è la vitamina B3 (niacina). Con l’assunzione di niacina alcune persone potrebbero
riscontrare rossore della pelle; questo arrossamento proviene dai vasi sanguigni che si dilatano, il
che è utile nel processo di disintossicazione. In caso di riscontrata sensibilità si consiglia di iniziare
con la dose minima raccomandata e poi aumentare successivamente.