Analisi del DNA per la dieta personalizzata e nell’antiaging
Si tratta di un test non invasivo in cui strofinando un tampone sulla superficie interna della guancia del paziente si ottiene un campione del DNA del paziente.
Tramite lo studio del DNA così ottenuto si riescono a determinare le predisposizioni genetiche al metabolismo degli alimenti (dislipidemie e obesità), alle intolleranze alimentari (lattosio, glutine, caffè e solfiti) e ad un invecchiamento non salutare (valutando l’attività antiossidante e di detossificazione, la risposta infiammatoria, la capacità dell’organismo a contrastare lo stress ossidativo, l’efficienza delle funzioni immunitarie, e la predisposizione alla sindrome metabolica, a patologie cardiovascolare e delle ossa).
I risultati permettono al medico di fornire consigli altamente personalizzati sullo stile di vita, sulla nutrizione e sulla eventuale integrazione alimentare con fitoestratti, micronutrienti, vitamine e minerali.
I risultati si hanno dopo 4 settimane.
N.B. il paziente NON deve mangiare, bere, lavarsi i denti o fumare per 1 ora prima del prelievo
Dietetica
Le diete vengono formulate in maniera personalizzata in seguito ad una approfondita anamnesi del paziente, all’esame obiettivo e alle analisi cliniche richieste seguendo le regole della crononutrizione ormonale, sfruttando le qualità farmacologiche degli alimenti e l’utilizzo di integratori alimentari come i fitoestratti, micronutrienti, vitamine, minerali seguendo le regole dell’endofarmacologia.
Nella crononutrizione ormonale si induce un aumento o una diminuzione di alcuni ormoni come ad esempio l’insulina, il cortisolo e il GH e di alcune vie metaboliche come la sintesi del colesterolo, della serotonina, della dopamina o la lipolisi sfruttando le caratteristiche degli alimenti e di come questi intervengono sulle fluttuazioni circadiane degli ormoni e dei processi metabolici in questione.
Dalla consapevolezza che le molecole di sintesi farmacologica presentano molti effetti collaterali e non hanno la stessa efficacia degli analoghi endogeni prodotti dal nostro organismo. Li dove esiste una ridotta sintesi di una molecola endogena (ad esempio della serotonina, della melatonina o della tirosina) utiliziamo vitamine, minerali e aminoacidi come precursori per la sintesi corporea di tali molecole. Secondo le regole dell’endofarmacologia quindi non saremo noi a fornire, per far un esempio, la melatonina di sintesi farmacologica al nostro organismo, ma sarà il nostro organismo a produrla in quanto gli abbiamo fornito quello che gli serve per farlo.